IL PARCO NEGATO E GLI STUDI

L'intera area è tutelata dalla legge 1497 del 29/06/1939 " Protezione delle bellezze naturali"(D.M.27/8/1980) ; dal R.D. del 3/6/1940 " Regolamento per l'applicazione della legge 1497 "; dal R.D.L. del 30/12/1923 n° 3267 " Riordinamento e riforma della legislazione della materia di boschi e terreni montani "; dal R.D. 15/5/1926 " Approvazione del regolamento per il riordino di boschi e terreni montani "; dalla l. 8/8/1985 " Disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale " (n°431 -Galasso) .

Il campo dunale di Is Arenas e' equiparato a terreni soggetti al vincolo idrogeologico ( di cui all'art.1 del R.D.L. 3267/1923) ai sensi dell'art.17 della legge 13/2/1933,n. 215 in quanto il rimboschimento e' stato eseguito quale opera di bonifica integrale di prima categoria (territorio riconosciuto con R.D.11/11/1926).

Is Arenas e' stato proposto nei 14 siti d'importanza comunitaria della provincia di Oristano, ai sensi della Direttiva sulla protezione degli Habitat n.43 del 92 , nella rete Natura 2000 del Progetto Bioitaly.Il progetto, che censisce in Sardegna 114 aree meritevoli di essere protette, e' curato dal Ministero dell' Ambiente con la collaborazione della Regione e delle Universita' di Cagliari e Sassari.

Inoltre la circolare n.6 del Ministero dell'Agricoltura e Foreste del 25/1/1971 si occupa degli"insediamenti edilizi nei boschi"esclude l'utilizzazione dei boschi a scopo edilizio"e "l'esclusione non dovrebbe conoscere eccezioni allorche' si tratti di terreni boscati e soggetti a vincolo idrogeologico posti lungo il litorale o di complessi boscati che assolvono a determinate funzioni igieniche, paesaggistiche e protettive, nonche' di terreni rimboschiti con i fondi dello Stato".

La legge regionale 31/1989, inserisce l'area di Is Arenas nell' istituendo Parco regionale del Sinis - Montiferru e la proteggeva propedeuticamente,fino al 1994, attraverso l' art.. 26 della stessa normativa.
Nella proposta del Piano di gestione dell'area protetta , elaborata per la Regione , Assessorato Difesa Ambiente , dall' equipe " Lacava , Camarda , Karrer , Macciocco , Schenk , Reitano , Filpa " datata gennaio 1991 , il bosco di Is Arenas veniva individuato tra le nuove aree R.I.N. ( Rilevante Interesse Naturalistico ).Tra le esigenze di tutela proposte dallo stesso studio , si chiede per Is Arenas il "divieto di qualsiasi attività e trasformazione territoriale " (pag. 18 Norme tecniche di attuazione ).
Di Parco Naturale del Sinis Montiferru o parco delle zone umide dell'oristanese si parla da tempo, almeno dagli anni 70, con autorevoli proposte di naturalisti, botanici ecc.L'area di Is Arenas per le sue singolarita' e specificita', innanzitutto di compendio sabbioso, vi e' stata sempre ricompresa e inserita tra quelle meritevoli di maggiore protezione.

Solo negli anni 90 pero', dopo l'approvazione della legge regionale quadro sui parchi, la 31 del 7 giugno 1989, il dibattito si e' fatto attuale e concreto proprio perche' in presenza di una normativa vigente.Gia' all'art.26 delle legge, in attesa della singola istituzione dei parchi, per 5 anni la si vincolava alla sua intrasformabilita'.E il Parco e' cosi' diventato ben presto il nemico numero uno della societa' Is Arenas.

Quando sembrava doversi procedere verso un Accordo di programma tra la societa' e il Comune di Narbolia, il tema della compatibilita' con il Parco e' stato sollevato formalmente.In una bozza di quest'intesa, datata 8 agosto 1992, all'art. 9 si legge infatti che " le parti promotrici (le diverse societa' Is Arenas ndr) e il Comune si attiveranno nei confronti della Regione affinche' la stessa provveda a .... :
- inserire i contenuti urbanistici e le normative attuative del presente Accordo di Programma nel Piano Territoriale Paesistico (non ancora approvato ndr) in elaborazione e ad armonizzare congruentemente la legge e/o le norme relative al parco del Sinis previsto dalla legge della Regione Sardegna n.31/1989;..... - definire la perimetrazione e la normativa del parco naturale del Sinis Montiferru previsto dalla legge delle Regione Sardegna n.31/1989 in modo congruente con il presente accordo di programma; ".
Dunque il Parco ci puo' al limite anche stare, purche' sia questo ad "armonizzarsi congruentemente" al progetto immobiliare e non viceversa.

Un concetto singolare , quello proposto, che vedrebbe una legge, nel caso addirittura di pianificazione e programmazione urbanistica dell'intero terrirorio, piegarsi agli interessi di una societa' privata.L'Accordo di Programma verra' poi abbandonato come strumento d'intesa.Nel 1993 e' iniziato il confronto sul Parco, ben presto diventato scontro, tra Regione ed enti locali sull'istituzione dell'area protetta.
Le amministrazioni dei comuni di Narbolia e S. Vero, hanno infatti apertamente boicottato l'istituzione del parco regionale Sinis-Montiferru (previsto dalla legge 31/89, ma non ancora istituito).
Cosi' come proposto infatti, si sarebbe scontrato con il progetto immobiliare sulle dune e pineta di Is Arenas. Come abbiamo visto (Le leggi) infatti il progetto-parco, redatto dell'arch. La Cava per la Regione, classifica Is Arenas tra le aree R.I.N. (Rilevante Interesse Naturalistico), con esplicito divieto di trasformabilita'.

"La societa' Is Arenas ha presentato in comune (a San Vero Milis ndr) tre volumetti di critiche all'ipotesi di parco", scrive l"Unione Sarda del 9 gennaio 1993, evidenziando l'esplicita grave preoccupazione per la possibile istituzione dell'area protetta da parte della srl. Una campagna di crescente disinformazione e di spauracchio ha cosi' alimentato una fortissima diffidenza dei cittadini di San Vero Milis e Narbolia (in misura maggiore rispetto agl altri), nei confronti dell'area protetta, preoccupati per possibili ripercussioni sulle attivita' economiche.

Un fronte comune antiparco di politici, allevatori, agricoltori e' andato percio' ad ingrossare le fila dei sostenitori del progetto immobiliare ad Is Arenas, preoccupati per il possibile blocco dell'edificazione costiera. Su spinta di alcuni amministratori alcuni agricoltori sono arrivati a influenzare in maniera determinante i lavori del consiglio comunale di San Vero Milis, bloccandone addirittura fisicamente i lavori, di San Vero Milis (uno dei due comuni interessato alla lottizzazione).

"Agli agricoltori che contestavano il parco non e' bastato il no ragionato al progetto Sinis-Montiferru-scrive L'Unione Sarda del 9 gennaio 1993, articolo di Antonio Pinna-Dopo aver minacciato di occupare l'aula consiliare per tutta la notte, l'hanno lasciata libera solo alle 22. Hanno ottenuto dalla giunta la revoca della delibera di osservazioni al piano regionale, regolarmente approvata ( con 10 voti su 11) appena due ore prima". Unico contrario il consigliere del Psd'az Antonello Chessa, che lega proprio il suo voto alla questione Is Arenas : " Mantenere i vincoli su Is Arenas-ha sostenuto-e' l'unico modo per salvaguardare i diritti della comunita' su quel territorio e difenderlo dalla speculazione ".

<<"L'ipotesi di piano del parco-Sinis Montiferru e' stata duramente contestata -scrive anche la Nuova Sardegna del 9/1/93 -articolo di Luigi Roselli- dagli agricoltori di San Vero Milis durante il consiglio comunale di giovedi' sera che addirittura non ha potuto proseguire i lavori a causa delle intemperanze sempre piu' vicaci . L'assessore Ledda ha quindi sottolineato come il progetto di parco avanza indicazioni gestionali proposte di assetto territoriale assolutamente in netto contrasto sia con la strumentazione urbanistica vigente sia con i contenuti della pianificazione territoriale paesistica. Tali contrasti riguardano le aree destinate a insediamenti turistici, compreso il comparto Is Arenas rispetto al quale il Ptp indica una possibilita' di trasformazione, mentre il progetto parco esclude tale possibilita' . La relazione-continua sempre l'articolo-dell'amministrazione chiede quindi 'anche per questo comparto l'esclusione della qualificazione di area R.I.N., cosi' come previsto per tutte le altre aree di zona F del vigente strumento urbanistico comunale e in armonia con le previsioni del piano territoriale paesistico' ".

"Voto contro perche' non sono d'accordo sulla parte che riguarda Is Arenas che invece deve restare zona di rilevante interesse naturalistico-ha affermato Antonello Chessa (consigliere comunale a San Vero, psd'az,di minoranza n.d.r.).">>

Narbolia e' in perfetta sintonia con San Vero Milis : l'Unione Sarda del 31 dicembre 1992 cosi' titola e scrive l'articolo di resoconto dell'assemblea popolare sul parco voluta dall'amministrazione comunale :" Narbolia molti timori sul destino dell'insediamento di Is Arenas- Bocciato il Parco: " Blocca i progetti turistici " ".

L'amministrazione di Narbolia, come consiglio comunale, approva cosi' agevolmente un ordine del giorno unitario per dire no al parco contenente le controdeduzioni al progetto predisposte dall'ing.Piero Lutzu:
" ..Lutzu chiede che il perimetro venga rivisto e che ne vengano esclusi l'abitato, le aree agricole e le zone di sviluppo turistico.Vanno poi riscritte , precisa poi il tecnico, le norme di attuazione ed il regolamento"(Unione Sarda del 9 gennaio 1993).
Insomma, il Parco? Tutto da rifare, proprio come chiedeva la Is Arenas nella bozza del 1992.

Nel 1993 il dibattito sull'istituzione dell'area protetta si e' articolato anche in assemblee pubbliche locali e provinciali, consigli comunali, fino allo svolgimento della istituzionale conferenza di servizio organizzata dalla Regione.

Ad esprimersi negativamente sulla proposta parco e' , in un'intervista rilasciata, dopo la citata conferenza di servizio, a chi scrive, pubblicata su La Nuova Sardegna del 28 luglio 1993, direttamente l'amministratore della Is Arenas srl, Piero Maria Pello' che conferma e spiega :
" ...essendo questa una zona non omogenea il progetto iniziale di parco necessita' di un riesame e di una rivisitazione".

Oggi ancora nessun parco regionale e' stato istituito in Sardegna come attuazione della legge 31, ma il piu' lontano dalla realizzazione e' , unanimemente, proprio quello che entra in conflitto con il disegno immobiliare della Is Arenas srl: il Sinis-Montiferru.

Situazione ben nota a tutti tanto che anche l'assessore provinciale all'ambiente Antonio Barraccu scrive nel 1997" Per i parchi della Giara e del Monte Arci (anch'essi previsti in provincia di Oristano) l'iter legislativo di istituzionalizzazione e' in fase di definizione, mentre per il Sinis-Montiferru la discussione e' ancora ferma al 1993"(La Nuova del 30/1/97).


GLI STUDI

La soc. Is Arenas , per il comparto di Narbolia , non ha presentato alcuno studio di compatibilità paesistico ambientale ai sensi dell'art. 15 delle " Disposizioni di Omogeneizzazione e Coordinamento dei Piani territoriali paesistici ", approvate dal consiglio regionale il 13/5/93.
Secondo quanto riportato dalla stessa società Is Arenas nello " Studio Amadori " del luglio '94 a pag. 5, lo stesso è definito " un utile supporto della società lottizzante non soggetto a procedure e prescrizioni obbligatorie ". Questa scelta viene motivata dalla società poiché essendo già in vigore una convenzione con il comune questa escluderebbe la necessità di produrre tale studio a norma di legge .Per il comparto di S. Vero Milis , è lo stesso studio Amadori ad annunciare che le procedure per l' accertamento della compatibilità saranno invece effettuate successivamente.

Ma sulla pineta di Is Arenas , già nel settembre del 1973, è cominciata una vasta ricerca organizzata dal Laboratorio di Scienze ambientali del Corso di Laurea in Urbanistica dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia . Coordinatore è stato il prof. Virginio Bettini , docente di fondamenti di ecologia e geografia , collaboratori il prof. Giovanni Abrami , Antonio Paolillo e Adele Zucchiati . La ricerca è divenuta una valutazione di impatto ambientale sull' insediamento turistico e sono state effettuate le seguenti analisi :territoriale , fitogeografica , fitosociologica , geologica e strutturale . Conclusione dello studio : l' assoluta insostenibilità del sito per il progetto di lottizzazione .

La documentazione citata è stata rubata in tutte e tre le copie disponibili : quella del prof. Bettini nel 1975 , posata all' interno di un campeggio di Is Arenas, il 4 luglio 1976 anche la copia del prof. Abrami venne trafugata durante il viaggio in nave dalla Sardegna al continente e una terza copia è misteriosamente scomparsa da un ufficio postale .

Tra il 1985 e il 1986 viene portato a termine il Piano di Sviluppo socio - economico territoriale del XVI Comprensorio . Coordinatori del piano sono i professori Fernando Clemente , Virginio Bettini e l' arch. Carlo Biselli . Anche questo piano stabilì che per Is Arenas " la salvaguardia paesaggistico - ambientale delle zone non ancora compromesse da interventi programmati ".
Nel 1986 si svolge un seminario residenziale dell' Istituto Universitario di Architettura di Venezia . Un' equipe di 72 studenti al terzo anno di corso , coordinata dal prof. Bettini , analizza 5 iniziative tra le quali quella di Is Arenas . Risultato: anche nel nuovo studio la lottizzazione turistica viene bocciata.

Il 26 novembre '90 sull' assenza di valutazione dell' impatto ambientale per l' insediamento di Narbolia interviene anche il ' governo ' della CEE , la Commissione delle Comunità Europee . Secondo la Commissione , fra l' altro " Per le sue dimensioni e la sua localizzazione in un' area protetta dalla Convenzione di Ramsar , il complesso turistico di Narbolia avrebbe dovuto fare oggetto di un tale valutazione ( Valutazione d' impatto Ambientale n.d.r.). La Commissione si è quindi rivolta alle autorità italiane per conoscere le misure che saranno prese per evitare , ridurre o compensare i rilevanti effetti negativi ambientali dell' insediamento turistico in fase di realizzazione nel Sinis - Oristanese ". La Commissione rispondeva all' interrogazione N° H-775 del parlamentare europeo del gruppo Verde , il prof. Virginio Bettini .

Nel gennaio '91 ( come già citato ) lo studio dell'equipe La Cava , commissionato dalla regione per la gestione del parco Sinis - Montiferru, chiede per Is Arenas " il divieto di qualsiasi attività e trasformazione territoriale ".Per gli autori del volume Sardegna da Salvare, Salvatore Colomo e Francesco Ticca, per Is Arenas, ancora piu' grave del pericolo incendi " appare la possibilita' di urbanizzaione di vasti tratti della foresta, in base ai soliti progetti di ' valorizzazione turistica ' presentati dai vari comuni (o dalle solite 'societa' immobiliari', per l'approvazione dei medesimi) sotto la cui giurisdizione essa ricade : e' solo sperabile che essi vengano ricusati dagli organi competenti ".

Un altro autorevole esplicito parere sull' insediamento è quello espresso dal prof. Marcello Madau , archeologo , docente all' Università di Sassari . " Rischi elevatissimi - scrive Madau sulla Nuova Sardegna del 26/5/94 - incombono sulla bellissima Is Arenas , nota per spiagge e dune , dotata di una pineta relativamente recente , una volta salutata come vincitrice del selvaggio deserto . Is Arenas è minacciata dal cemento : ... si costruirà nella pineta . Nella selva dei progettisti si distingue la forte presenza di immobiliari lombarde , in particolare milanesi . Posti di lavoro ? Qualcosa , ma non è certo per i 'locali'. Fastidio , comunque , anche da sinistra , per le proteste ambientaliste . Purché ci sia lavoro ( ma quale ? ), si è disposti a sacrificare l' ambiente . E poi : dove e cosa consumeranno (localmente forse le sigarette) i 4.000 posti letto previsti ? Speriamo che non sia , di nuovo , la legalizzazione istituzionale della mancia alla mano tesa " .

Ancora più recente è il parere dell'arch. Uwe Wienke , segretario dell' associazione Salvaguardia Salute e Ambiente di Perugia , iscritto alla società degli architetti svizzeri.Fra l' altro Wienke scrive , in una lettera sul settimanale nazionale dei Verdi " Notizie Verdi" (N° 9 - 6/5/95) " Siamo molto arrabbiati. La realizzazione di una volumetria di 450.000 mc nella zona di Is Arenas sarebbe il colmo da sopportare da parte di uno sviluppo devastante della penisola che dura già da oltre 25 anni .. abbiamo eseguito durante lunghi soggiorni , vari studi .. ci mancava solo l' edificazione di Is Arenas ... ".

Nel 1995 l'europarlamentare Verde Alexander Langer ha presentato un interrogazione scritta che ha per oggetto " l'edificazione selvaggia a Is Arenas (Sardegna)".Nella risposta a questa interrogazione, il Commissario europeo per l'ambiente, la signora Bjerregaard (nella foto qui a lato), il 17 luglio '95, scrive , fra l'altro " considerati i rischi potenziali derivanti dalle attività citate, la Commissione ha invitato le autorità italiane a inviare maggiori dettagli sul progetto, specificando se esso sarà sottoposto ad una valutazione di impatto ambientale".

Un nuovo accurato seminario residenziale sul progetto Is Arenas viene svolto nel 1996 dall' Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dipartimento di Urbanistica, Corso di Laurea in Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale.Partecipano i professori universitari Corbetta, Vacca e Bettini e per la societa' Is Arenas i professionisti Dessi' e Amadori. Anche questa volta per la lottizzazione il risultato non e' positivo e inoltre viene contestato lo studio effettuato per la societa' dall'ing.Amadori.

Anche una classe della Scuola Media Giovanni Falcone di Santena , in Piemonte, la seconda A,coordinata dalla prof.ssa Franca Turco, nell'anno scolastico 1995-96 ha svolto una meritevole ricerca sulla Pineta di Is Arenas.
In una lettera del 24 marzo 1997 gli studenti, fra l'altro , scrivono:
"La pineta e' stata voluta dallo Stato per migliorare le condizioni di vita della gente, e' un ambiente naturale che da umidita', protegge dal maestrale, e' ricchissima di vita animale e vegetale, e' bella cosi' com'e'.Cancellarla,deturparla, usarla a scopo speculativo danneggera' soprattuto gli abitanti dei Comuni che la ospitano, e quasi sicuramente in modo irreparabile".


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