I NURAGHI DELLA SARDEGNA

Il grande protagonista della preistoria sarda e' il Nuraghe, prima testimonianza di razionale capacita' costruttiva.
Lo attesta la forma conica che agevolava la sistemazione dei grandi massi dalla base sino alla sommita' della costruzione.

La forma e dislocazione strategica dei Nuraghi avevano sembrato avallare l'iniziale tesi secondo cui si sarebbe trattato di costruzioni con esclusivo scopi militari e difensivi.
L' ipotesi e' stata superata alla luce di recenti ritrovamenti che attestano con certezza anche un uso e destinazione di tipo religioso.

La civilta' nuragica in Sardegna corre lungo circa 1.000 anni di storia: dal XVII a.C. al VII a.C..

Dei circa 8.000 Nuraghi Sardi purtroppo solo pochi sono valorizzati e offrono un servizio di guida ai visitatori: tra questi il Nuraghe Losa (Abbasanta) in provincia di Oristano , il Nuraghe di Barumini in provincia di Cagliari, il Nuraghe di Santu Antine di Torralba (provincia di Sassari) e il Nuraghe Arrubiu di Orroli in provincia di Nuoro.

Il periodo nuragico si caratterizza per la metallurgia del bronzo, attestato dai famosi bronzetti che riproducono soprattutto guerrieri, animali, modellini di nuraghi, barche, danno lo spaccato di una civilta' agricolo-pastorale in cui il ceto aristocratico, sotto le vesti del guerriero, assume grande importanza dal punto di vista sociale.
Ai Musei Archeologici di Cagliari e Sassari se ne possono ammirare un buon campionario.


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